
Il corpo che cambia, la donna che resta
Non è stato un giorno preciso.
Non c’è stato un campanello d’allarme, un cartello con su scritto “da oggi sei in menopausa”.
È stato un lento svanire di certezze: il corpo che non risponde più come prima, la pelle che cambia, il sonno che si fa leggero, la pazienza più corta, le emozioni più forti.
E quel senso strano… come se qualcuno mi stesse portando via un pezzo di me.
Mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più.
Ma non era solo il corpo.
Era tutto il resto: la testa confusa, il cuore affaticato, la femminilità in discussione.
Poi un giorno, stanca di sentirmi meno, ho deciso di fermarmi.
Non per arrendermi, ma per ascoltarmi davvero.
E lì ho capito una cosa:
la donna che sono non è mai andata via.
La mia essenza, i miei sogni, la mia forza, il mio modo di amare… erano sempre lì.
Solo più silenziosi, coperti da uno strato di paura e giudizio.
Ho iniziato a prendermi cura di me, non per tornare indietro, ma per andare avanti con gentilezza.
Ho cambiato il modo in cui mi parlo, il modo in cui nutro il mio corpo e la mia mente.
Ho smesso di voler assomigliare a quella che ero, e ho cominciato ad amare quella che stavo diventando.
Perché la menopausa non è la fine di niente.
È un passaggio.
Una trasformazione.
Un modo nuovo di abitare il proprio corpo… e la propria vita.
E oggi lo so: il corpo cambia, ma la donna resta.
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Ti sei mai sentita così anche tu?
Raccontami la tua esperienza nei commenti: il tuo corpo, le tue emozioni, la tua storia…
Qui sei al sicuro. Qui c’è ascolto.
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