"Mi sentivo una donna a metà" – La storia di Silvia, 52 anni

Quando Silvia mi ha scritto per la prima volta, il suo messaggio era semplice, ma colmo di dolore:

“Non mi riconosco più. Ho perso la grinta, la voglia di guardarmi allo specchio. E sento che sto sparendo dentro una versione di me che non mi piace.”

Silvia ha 52 anni. Una donna brillante, ironica, piena di vita. O almeno, così era.
Poi è arrivata la menopausa, e con lei quel senso di "fine", quel maledetto pacchetto completo:

le caldane continue che la svegliavano di notte,

gli sbalzi d'umore che le toglievano il sorriso,

la nebbia mentale che la faceva sentire lenta,

e quel corpo che sembrava non rispondere più.

Ma il sintomo peggiore non era visibile.
Silvia non si sentiva più donna.

Aveva perso fiducia in se stessa, non si sentiva più desiderabile, e ogni giorno era una fatica.
Non cercava miracoli, ma una via d'uscita vera. E soprattutto, qualcuno che la capisse senza giudicarla.

È da lì che è iniziato il nostro percorso insieme.
Abbiamo lavorato in modo semplice ma potente:

ascolto, condivisione, accoglienza,

piccoli cambiamenti quotidiani,

integrazione di rimedi naturali specifici per ritrovare equilibrio e energia,

e un gruppo di donne con cui potersi finalmente sentire se stessa.

Dopo qualche settimana, Silvia mi ha mandato una foto.
Sorrideva, con le guance un po’ arrossate e lo sguardo acceso:
"Non sono tornata quella di prima, ma mi piace la donna che sto diventando."

Ecco il punto.
Non si tratta di tornare indietro.
Si tratta di andare avanti, più leggere, più consapevoli, più vere.

Silvia è solo una delle tante donne che hanno deciso di non arrendersi alla menopausa.
Di usarla, invece, come punto di ripartenza.